Un Santo al Giorno: San Kuriakose Elias Chavara

Kuriakose, in italiano “Ciriaco” è un sacerdote indiano della regione del Kerala (di rito Siro-Malabarese). Nato nel 1805, fondò la Congregazione dei Carmelitani della Beata Vergine Maria Immacolata e delle suo della Madre del Carmelo. Il suo motto era: “santificazione di sé e salvezza degli altri.” Chavara fu un religioso attivo e contemplativo. Morì nel 1871.

Fu beatificato nel 1986 e proclamato Santo da Papa Francesco nel 2014.

Dall’omelia di Beatificazione 

La vita di padre Kuriakose, così come le vite di questi nuovi religiosi, furono dedicate al servizio della Chiesa siro-malabarese. Sotto la sua guida o ispirazione, vennero intraprese numerose iniziative apostoliche: istituzione di seminari per l’educazione e la formazione del clero, introduzione di ritiri annuali, una casa editrice di opere cattoliche, una casa di ricovero per gli indigenti e gli incurabili, scuole di istruzione generale e programmi per la formazione dei catecumeni. Egli diede un contributo alla liturgia siro-malabarese e diffuse la devozione alla santa Eucaristia e alla sacra Famiglia. In particolare, si dedicò all’incoraggiamento e al sostegno delle famiglie cristiane, convinto com’era del ruolo fondamentale della famiglia nella vita della società e della Chiesa.

Ma nessuna causa apostolica era più cara al cuore di questo grande uomo di fede che quella dell’unità e armonia in seno alla Chiesa. Era come se avesse sempre a mente la preghiera di Gesù, la sera prima del sacrificio sulla croce: “Perché tutti siano una sola cosa. Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi una cosa sola” (Gv 17, 21). Oggi la Chiesa ricorda solennemente con amore e gratitudine tutti i suoi sforzi per resistere alle minacce di disunione e per incoraggiare clero e fedeli a mantenere l’unità con la Sede di Pietro e la Chiesa universale. La sua riuscita in questo, come in tutte le sue molte iniziative, era indubbiamente dovuta all’intensa carità e preghiera che caratterizzarono la sua vita quotidiana, alla sua intima comunione con Cristo e al suo amore per la Chiesa quale corpo visibile di Cristo sulla terra.

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