Un Santo al Giorno: Beati Martiri di Algeria

Chi sono

Morti martiri tra il 1994 e il 1996, da questi martiri riscopriamo il coraggio di vivere l’annuncio del Vangelo con la propria vita, la forza di restare anche in terra straniera correndo il rischio della vita. Tra di essi, anche i monaci di Tibhirine, da cui apprendiamo il coraggio della scelta in comunità, la forza della preghiera, il desiderio di annunciare il Vangelo in terra straniera, la libertà di vivere il martirio volendo bene anche ai fratelli mussulmani.

Note biografiche:
http://www.santiebeati.it/dettaglio/94617

Un testo per la riflessione

La mia vita non ha valore più di un’altra. Non ne ha neanche di meno. In ogni caso non ha l’innocenza dell’infanzia. Ho vissuto abbastanza per sapermi complice del male che sembra, ahimè, prevalere nel mondo, e anche di quello che potrebbe colpirmi alla cieca. Venuto il momento, vorrei poter avere quell’attimo di lucidità che mi permettesse di sollecitare il perdono di Dio e quello dei miei fratelli in umanità, e nello stesso tempo di perdonare con tutto il cuore chi mi avesse colpito.

L’Algeria e l’Islam, per me, sono un’altra cosa, sono un corpo e un anima. L’ho proclamato abbastanza, mi sembra, in base a quanto ho visto e appreso per esperienza, ritrovando così spesso quel filo conduttore del Vangelo appreso sulle ginocchia di mia madre, la mia primissima Chiesa proprio in Algeria, e, già allora, nel rispetto dei credenti musulmani.

E anche te, amico dell’ultimo minuto che non avrai saputo quel che facevi. Sì, anche per te voglio questo “grazie”, e questo “a-Dio” nel cui volto ti contemplo. E che ci sia dato di ritrovarci, ladroni beati, in Paradiso, se piace a Dio, Padre nostro, di tutti e due.

Amen! Inch’Allah.
(dal testamento spirituale di Christian de Cherge)

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