106. In un’Amazzonia multi-religiosa, i credenti hanno bisogno di trovare spazi per dialogare e agire insieme per il bene comune e la promozione dei più poveri…Se uno crede che lo Spirito Santo può agire in chi è diverso, allora proverà a lasciarsi arricchire da quella luce, ma la accoglierà dall’interno delle sue convinzioni e dalla sua identità. Perché tanto più profonda, solida e ricca è un’identità, tanto più potrà arricchire gli altri con il suo peculiare contributo.
107. Come cattolici possediamo un tesoro nelle Sacre Scritture che altre religioni non accettano, benché a volte siano capaci di leggerle con interesse e anche di apprezzare alcuni dei loro contenuti. Qualcosa di simile cerchiamo di fare noi con i testi sacri di altre religioni e comunità religiose, dove si trovano «quei precetti e quelle dottrine che non raramente riflettono un raggio di quella Verità che illumina tutti gli uomini». Abbiamo anche una grande ricchezza nei sette Sacramenti, che alcune comunità cristiane non accettano nella loro totalità o in un identico significato. Mentre crediamo fermamente in Gesù come unico Redentore del mondo, coltiviamo una profonda devozione verso sua Madre. Pur sapendo che ciò non avviene in tutte le confessioni cristiane, sentiamo il dovere di comunicare all’Amazzonia la ricchezza del caldo amore materno del quale ci sentiamo depositari. Infatti concluderò questa Esortazione con alcune parole rivolte a Maria.
108. Tutto questo non dovrebbe farci diventare nemici. In un vero spirito di dialogo si alimenta la capacità di comprendere il significato di ciò che l’altro dice e fa, pur non potendo assumerlo come una propria convinzione…Prestiamo tanta attenzione a quello che ci divide che a volte non apprezziamo e non valorizziamo quello che ci unisce. E quanto ci unisce è ciò che ci permette di essere nel mondo senza che ci divorino l’immanenza terrena, il vuoto spirituale, il comodo egocentrismo, l’individualismo consumista e autodistruttivo.
109. Come cristiani, ci unisce tutti la fede in Dio, il Padre che ci dà la vita e ci ama tanto. Ci unisce la fede in Gesù Cristo, l’unico Redentore, che ci ha liberato con il suo sangue benedetto e la sua risurrezione gloriosa. Ci unisce il desiderio della sua Parola che guida i nostri passi. Ci unisce il fuoco dello Spirito che ci spinge alla missione. Ci unisce il comandamento nuovo che Gesù ci ha lasciato, la ricerca di una civiltà dell’amore, la passione per il Regno che il Signore ci chiama a costruire con Lui. Ci unisce la lotta per la pace e la giustizia. Ci unisce la convinzione che non si esaurisce tutto in questa vita, ma che siamo chiamati alla festa celeste dove Dio asciugherà ogni lacrima e raccoglierà quanto abbiamo fatto per coloro che soffrono.